Il termine “abbuffata” rievoca immagini di eccessi alimentari durante occasioni speciali o festività, ma è di fondamentale importanza, comprendere che utilizzare questo termine in riferimento ad episodi occasionali, è impreciso e può portare a minimizzare o sottovalutare dei disturbi alimentari più complessi.
In questo articolo, analizzeremo il concetto di abbuffata, sottolineando la differenza tra un eccesso alimentare occasionale e comportamenti che possono indicare la presenza di Disturbi del comportamento alimentare.
Quando si parla di abbuffate?
Si parla di abbuffate in ambito clinico quando una persona, in un arco di tempo limitato, consuma una quantità di cibo significativamente superiore a quanto, la maggior parte degli individui, consumerebbe in circostanze simili.
Questo comportamento è intrinsecamente legato a fattori psicologici ed emotivi che vanno ben oltre la semplice necessità fisiologica del mangiare, ed è un comportamanto spesso accompagnato, da stati d’animo, da vissuti di colpevolezza e tristezza.
Fatta luce sull’associazione comune ed errata del termine “abbuffate” a pasti abbondanti durante le festività o eventi speciali, è essenziale ora comprendere che il concetto va ben oltre l’occasionale eccesso alimentare. Pertanto, è fondamentale evitare un uso improprio di questa espressione.
In quest’ottica, diventa utile comprendere la natura delle abbuffate, concentrandosi su alcuni di questi aspetti chiave:
- Frequenza: Quanto spesso si verificano le abbuffate?
- Contesto: In quali situazioni si verificano? Sono legate ad occasioni particolari?
- Motivazione: Qual è la motivazione che sta dietro questo comportamento alimentare?
Rispondere a queste domande ci potrebbe aiutare a distinguere tra un episodio occasionale e un sintomo che possa far riferimento ai Disturbi Alimentari.
Episodi Occasionali
Gli episodi occasionali di eccesso alimentare sono comuni situazioni che si verificano tipicamente in contesti specifici e solitamente costituiscono eventi isolati e sporadici.
E’ comprensibile come, durante le feste, il piacere di condividere un pasto abbondante e ricco contribuisca a creare un senso di convivialità e vicinanza tra le persone presenti.
In oltre, determinate circostanze, come un aumento dell’attività fisica o cambiamenti stagionali, possono richiedere un maggiore apporto calorico, portando al consumo di una quantità maggiore di cibo in determinati periodi.
Vivere, occasionalmente, episodi di consumo alimentare abbondante, non significa soffrire di un Disturbo Alimentare, poiché tali episodi sono legati ad esperienze temporanee anziché a un modello comportamentale acquisito.
Abbuffate compulsive
Si definiscono abbuffate compulsive quando l’eccesso alimentare diventa una costante nella vita di tutti i giorni.
Un soggetto che agisce comportamenti compulsivi, sperimenta episodi di abbuffata in modo regolare, senza dipendere dalla presenza di occasioni particolari, e questo si verifica per un periodo di tempo prolungato.
Se l’abbuffata diventa un comportamento stabile e persistente nel tempo, potrebbe essere segnale di un problema sottostante, come il Binge Eating Disorder o il Night Eating Syndrome (NES).
Altra importante differenziazione è quella tra abbuffate oggettive (quando il consumo eccessivo di cibo viene riconosciuto anche da persone che stanno attorno all’individuo) e abbuffate soggettive (quando è solo l’individuo stesso a pensare di aver ingerito del cibo in eccesso).
Abbuffate: i campanelli d’allarme
Quando l’eccesso alimentare aumenta di frequenza, passando da un evento isolato a un comportamento ricorrente ed intenso, potrebbe essere un campanello d’allarme.
Questo passaggio potrebbe indicare la presenza di un problema sottostante che va oltre l’aspetto fisico del mangiare. La distinzione tra momenti occasionali o abbuffate compulsive è cruciale per meglio comprendere la natura dei comportamenti alimentari e per individuare eventuali segnali di disagio.
Altri elementi ai quali porre attenzione:
- Sentimenti di colpa o vergogna: se dopo un episodio di abbuffata si provano sentimenti intensi di colpa, vergogna o disgusto verso sé stessi;
- Perdita di controllo: se durante le abbuffate si sperimenta una perdita di controllo, ossia la sensazione di non essere in grado di fermarsi, di porre fine al gesto di mangiare.
- Distress emotivo: se le abbuffate sono scatenate da stress emotivo, ansia, tristezza o altri fattori emotivi;
- Isolamento sociale: se il comportamento di abbuffarsi porta a isolamento sociale, impedendo di partecipare a eventi o situazioni che contemplano il cibo
Come già sottolineato, questi modelli comportamentali potrebbero indicare la presenza di Disturbi alimentari come il Binge Eating Disorder (BED) o il Night Eating Syndrome (NES).
Binge Eating Disorder (BED)
Il Binge Eating Disorder (BED) o anche detto Disturbo da Alimentazione Incontrollata è caratterizzato da episodi a cadenza regolare, di abbuffata, durante i quali si consumano quantità significativamente elevate di cibo in un breve lasso di tempo.
Ciò viene accompagnato dalla sensazione di perdita di controllo durante l’episodio, senza che vi sia il ricorso a comportamenti compensatori, come nel caso della Bulimia nervosa.
Le persone con Binge Eating Disorder spesso vivono una significativa angoscia a causa dei loro comportamenti alimentari e possono sentirsi impotenti nel controllare o fermare le abbuffate.
Il Binge Eating Disorder può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale, portando a problemi come obesità, diabete, depressione e ansia.
Night Eating Syndrome (NES)
La Night Eating Syndrome (NES), o Sindrome dell’alimentazione notturna, è un disturbo alimentare caratterizzato da abitudini alimentari anomale durante le ore serali e notturne.
Le persone affette da NES tendono a consumare la maggior parte delle loro calorie dopo cena, Consumano almeno il 25-50% del loro fabbisogno calorico nelle ore serali. Inoltre, tendono a svegliarsi durante la notte per mangiare, hanno difficoltà nel resistere al desiderio di mangiare anche se non provano appetito.
Cosa fare?
Se le abbuffate diventano compulsive e si verificano regolarmente, converebbe rivolgersi a professionisti per ottenere il supporto necessario.
Il Binge Eating Disorder (BED) e il Night Eating Syndrome (NES) sono condizioni cliniche riconosciute, che richiedono l’attenzione di professionisti esperti, per affrontare queste problematiche è fondamentale avere il supporto di medici, psicologi, nutrizionisti ed altri esperti.
La gestione di disturbi alimentari, inclusi BED e NES, richiede unapproccio multidisciplinare che consideri il paziente nella sua globalità.
Una valutazione accurata da parte di esperti aiuterà a comprendere meglio il disagio e ad elaborare un piano di trattamento personalizzato.
Fonti:
Abbuffate: perchè perdo il controllo? Cause e rimedi per eliminare le abbuffate.