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Disturbi alimentari (DCA)

Anoressia Nervosa: come si manifesta e quali sono le cause?

Donna che si guarda allo specchio

L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare, manifestato da un’eccessiva preoccupazione riguardante il peso corporeo e la forma fisica, accompagnata da un rifiuto totale o parziale del cibo. 

I sintomi di questa patologia possono avere delle gravi conseguenze per la salute fisica e mentale del soggetto e,  non da meno, impattando sulle vite delle persone che gli sono accanto.

In questo articolo, approfondiremo che cos’è l’anoressia nervosa, come si manifesta attraverso i suoi sintomi distintivi, e i fattori scatenanti che possono contribuire allo sviluppo di questo disturbo.

Che cos’è l’anoressia nervosa

L’anoressia nervosa viene classificata all’interno del DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) ed inserita nei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione. I principali sintomi che caratterizzano questa patologia sono: estrema paura di aumentare di peso o perderne il controllo, disturbo dell’immagine e della percezione corporea, riduzione severa dell’assunzione di cibo protratta per diverso tempo annullando gli stimoli fisiologici della fame. Chi soffre di anoressia nervosa vive una paura intensa di ingrassare, nonostante viva già una condizione di sottopeso.

La preoccupazione per il cibo, il peso e l’immagine corporea diventano una vera e propria ossessione, influendo notevolmente sulla vita dell’individuo.

Le statistiche indicano fino ad oggi una tendenza a maggiore prevalenza tra le ragazze e le donne rispetto agli uomini. Statisticamente, si stima che circa il 90-95% dei casi di anoressia nervosa riguardino il genere femminile.

Tuttavia, è importante sottolineare che anche gli uomini possono sviluppare l’anoressia, sebbene in misura minore (restante 5-10%).

L’età tipica di insorgenza si colloca principalmente durante l’adolescenza o nella tarda adolescenza, momento cruciale dello sviluppo psico-fisico degli individui dove emergono le modificazioni corporee dello sviluppo, nuove ed enigmatiche forme relazionali con gli altri che condizionano il soggetto ad una nuova costituzione di se stesso.

Va sottolineato anche che l’anoressia nervosa può insorgere anche in età più adulta, in seguito a traumi o altri elementi scatenanti che potrebbero sussistere nel corso dell’esistenza dell’individuo.

Come si manifesta l’anoressia e i suoi sintomi

L’anoressia nervosa si manifesta attraverso una serie di sintomi che coinvolgono sia il rapporto con l’alimentazione e il cibo, ma anche in aspetti principalmente psichici ed emotivi. 

Di seguito sono elencati alcuni dei sintomi comuni associati all’anoressia nervosa:

  • Limitazione dell’apporto calorico: le persone che soffrono di  anoressia nervosa spesso riducono drasticamente la quantità di cibo che dovrebbero assumere, per cercare di mantenere il peso corporeo al di sotto del normopeso;
  • Paura intensa di ingrassare: chi soffre di anoressia ha una preoccupazione estrema per il peso corporeo, anche se si vive una condizione di sottopeso. La paura di ingrassare può essere solitamente il sintomo principale che trascina il soggetto nell’esacerbazione dei sintomi;
  • Distorsione dell’immagine corporea: le persone con anoressia nervosa spesso hanno una percezione distorta dell’immagine e della percezione del proprio corpo. Possono percepirsi come sovrappeso nonostante la magrezza evidente, e/o vedere in particolare alcune zone del proprio corpo come abnormi;
  • Comportamenti ritualistici legati al cibo: lo sminuzzamento del cibo riducendolo in minimi elementi, l’evitare determinati alimenti o rituali legati alla preparazione e al consumo del cibo, come preparare il cibo per gli altri ma non per sé;
  • Attività fisica eccessiva: alcune persone con anoressia nervosa si impegnano in un esercizio fisico estremamente intenso, come parte del loro tentativo di perdere peso, oppure, nel vano tentativo di controllare il distress emotivo;
  • Isolamento sociale: chi soffre di anoressia può ritirarsi socialmente, evitando situazioni che coinvolgono il cibo o interazioni che riguardano esposizione dell’aspetto fisico;
  • Mancanza di mestruazioni nelle donne: le donne possono sperimentare l’assenza di cicli mestruali (amenorrea) a causa dell’impatto della malnutrizione nel sistema endocrino;
  • Problemi psicologici: la possibilità di manifestare disturbi psicologici come: depressione, ansia, irritabilità e difficoltà nella concentrazione sono comuni;
  • Problemi fisici: la malnutrizione e il basso peso corporeo possono portare a una serie di problemi fisici, tra cui debolezza muscolare, secchezza della pelle, perdita di capelli e fragilità delle unghie;
  • Rifiuto di riconoscere la gravità del sottopeso: chi soffre di anoressia può negare o minimizzare la gravità del proprio sottopeso, nonostante le evidenze di un corpo che dimostri il contrario.

È importante notare che la gravità dei sintomi può variare da persona a persona.

Inoltre, ai fini diagnostici e per attuare un piano riabilitativo efficace, vengono distinti due sotto tipi di anoressia:

Anoressia di tipo restrittivo

Nell’anoressia di tipo restrittivo, l’individuo limita drasticamente l’assunzione calorica, praticando a tutti gli effetti dei comportamenti evitanti e di rifiuto verso il cibo, oppure, spesso adottando diete estremamente ipocaloriche e attuando un’elevata attività fisica  che porta drasticamente il soggetto ad dispendio calorico maggiore di quello assunto. L’obiettivo polarizzante di ogni attività è quello di raggiungere e mantenere un peso corporeo significativamente al di sotto del normopeso. Questo tipo di anoressia è caratterizzato da una restrizione alimentare severa senza episodi di abbuffate o condotte compensatorie come il vomito o l’uso di lassativi.

Anoressia con condotte di eliminazione

Al contrario, nell’anoressia con condotte di eliminazione, l’individuo alterna episodi di abbuffate (consumo eccessivo di cibo in un breve periodo di tempo) a comportamenti di tipo compensativo. Le condotte compensative possono includere il vomito autoindotto, l’uso di diuretici o lassativi, eccessiva attività fisica o altri mezzi per eliminare le calorie assunte durante le abbuffate.

Il soggetto affetto da questa tipologia di anoressia, è attraversato da un discontrollo costante sia negli episodi di abbuffata che in quelli di tipo compensativo. Ulteriormente, vive condizioni angosciose e di colpevolezza, provando estremi sentimenti negativi, che fanno reiterare a lungo tali comportamenti, senza vedere la possibilità di interrompere questo loop del sintomo. 

Anoressia e cause

Le cause dell’anoressia nervosa non sono del tutto note. Tuttavia sono stati individuati dei diversi fattori di rischio che possono portare all’insorgenza del disturbo:

  • Fattori genetici: esistono evidenze che suggeriscono che alcuni geni sono coinvolti nello sviluppo e nel mantenimento dell’anoressia. Individui con parenti di primo grado che hanno sofferto di disturbi alimentari possono avere un rischio maggiore di sviluppare il disturbo;
  • Fattori psicologici: stati emotivi di profonda sofferenza come depressione, disturbi d’ansia, perfezionismo e insoddisfazione corporea possono essere dei catalizzatori dei disturbi alimentari. L’anoressia nervosa può diventare un modo per esercitare controllo su aspetti della vita in cui l’individuo si sente impotente o insoddisfatto o eludere le difficoltà emotive;
  • Fattori socio culturali: il corpo è per eccellenza immagine sociale, difatti avviene una esposizione costante nei social media o in alcuni contesti dove i canoni ideali di bellezza devono rispettare alcuni standard. Queste pressioni possono essere uno dei fattori che generano frustrazione e impotenza, lasciando il soggetto in balia della ricerca di un’immagine impossibile;
  • Eventi stressanti o traumatici: come abusi, lutti o cambiamenti significativi nella vita, possono scatenare profondi turbamenti psichici che possono innescare comportamenti e ideazioni che generano sintomi come quelli dell’anoressia. Il disturbo può diventare un modo per affrontare le emozioni difficili o controllare le circostanze stressanti;
  • Problemi familiari: dinamiche familiari disfunzionali o influenze negative all’interno della famiglia possono contribuire allo sviluppo dell’anoressia. Ad esempio, elevati livelli di controllo parentale e aspettative irrealistiche possono influenzare il rapporto dell’individuo con il cibo.

Anoressia nervosa e la cura

Il trattamento dell’anoressia nervosa richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi professionisti: psicologi, psichiatri, psicoterapeuti, educatori, nutrizionisti e medici. 

L’approccio multidisciplinare è fondamentale per affrontare la complessità del disturbo, il trattamento varia in base alle esigenze individuali e può richiedere tempo e pazienza.

La diagnosi precoce e un trattamento tempestivo assumono un ruolo fondamentale per prevenire conseguenze psicologiche e fisiche più gravi, sottolineando l’importanza di interventi tempestivi per mitigare gli effetti dell’anoressia nervosa.

Fonti:

Anoressia Nervosa

Anorexia nervosa: Definition, epidemiology, and cycle of risk

Medical Complications of Anorexia Nervosa and Bulimia

Prima survey epidemiologica a livello nazionale sui disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna)

Classificazione dei disturbi dell’alimentazione – Ministero della Salute

La sofferenza di un disturbo alimentare è un qualcosa che investe globalmente il soggetto e le persone che gli sono vicino. Il centro Life On Mind è a disposizione per far sì che ogni persona possa avere o costruire assieme al team di esperti il suo percorso singolare e autentico di cura.

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