I disturbi della personalità si manifestano come schemi persistenti e inflessibili di percezione, reazione e interazione con l’ambiente e le persone che ci circondano.
La personalità di ogni individuo è modellata dall’ambiente familiare, dalle esperienze vissute e dalle caratteristiche genetiche, mantenendosi generalmente stabile nel tempo. Secondo il DSM-5, la personalità costituisce il nucleo duraturo dell’esperienza e dell’identità. Nucleo che, a sua volta, determina la modalità con cui la persona percepisce e si relaziona con il mondo che la circonda.
I tratti distintivi della personalità sono unici per ciascuno e hanno un impatto rilevante sulle relazioni interpersonali, adattandosi di norma alle diverse situazioni della vita.
Nei disturbi della personalità, tuttavia, questi tratti si irrigidiscono e si manifestano in modo persistente, causando difficoltà significative in vari ambiti della vita dell’individuo, come il lavoro e le relazioni interpersonali.
Classificazione dei disturbi di personalità
I disturbi di personalità si manifestano chiaramente alla fine dell’adolescenza o all’inizio dell’età adulta, sebbene i primi segnali possano emergere già durante l’infanzia. Le caratteristiche e i sintomi variano a seconda del tipo di disturbo.
Il DSM-5 così definisce il disturbo di personalità:
“Un disturbo di personalità è un pattern permanente di esperienze interne (pensieri, sentimenti ed emozioni) e comportamenti che sono marcatamente differenti da quelli definiti dalla propria cultura, è pervasivo e inflessibile, ed emerge in adolescenza o nella prima età adulta. E’ stabile nel tempo e conduce a sofferenza o disabilità.”
Il DSM-5 TR (Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, 5th edition, Text Revision) classifica i Disturbi di Personalità in 10 diversi tipi, racchiusi in 3 clusters (A, B e C) sulla base di caratteristiche simili.
Disturbi di personalità caratterizzati da un comportamento bizzarro (Cluster A)
- Disturbo Paranoico di personalità: i soggetti sono propensi nel vedere il mondo intorno a loro come ostile ed il loro comportamento è caratterizzato da una diffidenza ingiustificata;
- Disturbo Schizoide di personalità: trattasi di individui che manifestano un disinteresse generale per le interazioni sociali e preferiscono evitare di creare e/o nutrire relazioni interpersonali;
- Disturbo Schizotipico di personalità: anche qui si evidenzia in maniera manifesta un disagio nello sviluppo di relazioni interpersonali, che porta un generale malessere per l’individuo. Di sovente, questa manifestazione viene accompagnata da una visione della realtà distorta, che può portare all’interpretazione dei contesti circostanti in maniera deviata e non realistica.
Disturbi di personalità caratterizzati da condotte eccentriche ed alta emotività (Cluster B)
- Disturbo Borderline di personalità: si riferisce ad individui che manifestano difficoltà a gestire le emozioni, il che comporta disagio nel campo relazionale e personale;
- Disturbo Istrionico di personalità: sono soggetti che utilizzano modi esuberanti per portare l’attenzione di chi li circonda su di sé. Se ciò non dovesse accadere, possono manifestare un eccesso di emotività ed episodi depressivi;
- Disturbo Narcisistico di personalità: sono soggetti che dimostrano un senso di grandiosità, in continua ricerca di ammirazione, manifestando poca empatia e comprensione nei confronti degli altri;
- Disturbo Antisociale di personalità: questi soggetti sono portati ad ignorare quelle che possono essere le norme sociali o i diritti altrui, mostrando segni di impulsività ed un generale disprezzo verso gli altri.
Disturbi di personalità caratterizzati da comportamento ansioso o inibito (Cluster C)
- Disturbo Evitante di personalità: identificabile in soggetti timidi e sensibili alle critiche. Potrebbero evitare i contatti con gli altri per paura di essere giudicate o respinte;
- Disturbo Dipendente di personalità:: include soggetti che possono manifestare un forte bisogno degli altri per prendere qualsiasi tipo di decisione e per sentirsi sicuri;
- Disturbo Ossessivo-compulsivo di personalità: i soggetti manifestano un forte bisogno di controllo, con una ostinata fissazione per l’ordine e i dettagli, che può manifestarsi in più contesti.
Quali sono i sintomi dei disturbi di personalità
I sintomi dei Disturbi di personalità possono variare in relazione alla tipologia, tuttavia secondo il DSM-5, i Disturbi di personalità riguardano prevalentemente due aree:
- Auto-identità: area che comprende la percezione di sé, caratterizzata da un’immagine instabile, in cui l’individuo può alternativamente percepirsi come buono o cattivo. Inoltre, potrebbe esserci una mancanza di coerenza nei valori, negli obiettivi e nell’aspetto personale;
- Funzionamento interpersonale: area che riguarda i rapporti con gli altri. Essa può manifestarsi con difficoltà nello stabilire o mantenere relazioni intime e significative, oppure con una mancanza di sensibilità verso le emozioni altrui; si manifesta anche con difficoltà a mostrare empatia o/e comprendere le esigenze emotive altrui.
Solitamente, chi soffre di Disturbi della Personalità, manifesta difficoltà in diversi aspetti della propria vita: dal lavoro alle relazioni amicali, fino ai legami intimi ed affettivi e persino nel rapporto con sé stessi.
Chi ne è affetto, può apparire confuso ed incoerente e questo può risultare frustrante per chi lo circonda.
Tra gli altri sintomi possiamo trovare: difficoltà a distinguere i confini tra sé e gli altri, un’autostima che può essere estremamente alta o bassa e difficoltà nel gestire gli impulsi e le emozioni.
Le cause
Le cause dei Disturbi di personalità sono complesse e possono coinvolgere una combinazione di fattori genetici, ambientali e di sviluppo. Va ricordato che il manifestarsi di un Disturbo di Personalità, è estremamente soggettivo.
Di seguito sono menzionati alcuni fattori che possono contribuire all’insorgenza dei disturbi di personalità:
- Fattori genetici: si stima che per la maggior parte dei Disturbi di personalità, i livelli di ereditabilità siano circa del 50%;
- Esperienze di vita traumatiche: rientrano in questa categoria, traumi infantili, abusi, trascuratezza, instabilità familiare o altri eventi stressanti durante l’infanzia o l’adolescenza;
- Ambiente familiare: presenza di modelli di comportamento poco sani o con assenza di sostegno emotivo;
- Tipo di attaccamento: modelli di attaccamento “instabili” o “insicuri” con il caregiver, durante l’infanzia, possono contribuire all’insorgere di Disturbi di personalità;
- Condizioni neurobiologiche: alcuni Disturbi di personalità possono essere associati a alterazioni neurobiologiche, come squilibri chimici nel cervello o anomalie nella struttura cerebrale.
Terapie e trattamenti dei disturbi di personalità
Il trattamento dei disturbi di personalità è delicato e complesso e richiede un approccio personalizzato, commisurato alle specifiche esigenze del paziente.
Dopo la diagnosi, è essenziale intraprendere un percorso che aiuti il paziente a comprendere che le difficoltà affrontate sono legate a dinamiche interne. È importante che il paziente riconosca come le proprie modalità disfunzionali di relazionarsi con il mondo contribuiscano ai problemi nelle sfere personale e professionale. In questo processo, il supporto di familiari e amici può essere prezioso, aiutando a identificare problematiche che il paziente potrebbe non percepire chiaramente.
La psicoterapia si è dimostrato uno strumento particolarmente efficace nel trattamento di questi disturbi. Il percorso terapeutico consente al paziente di acquisire e sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio disturbo, dei fattori che ne alimentano i sintomi, e di esplorare in profondità, i propri pensieri, emozioni e comportamenti, favorendo un miglioramento delle capacità di gestione ed adattamento.
Di seguito sono riportate le forme di Psicoterapia che si sono rivelate più efficaci per i Disturbi di Personalità:
- Terapia cognitivo-comportamentale (TCC);
- Terapia dialettico-comportamentale (DBT);
- Terapia focalizzata sulla soluzione dei problemi (SFT);
- Terapia di gruppo.
Non ci sono farmaci specifici per il trattamento dei disturbi della personalità. In alcuni casi, farmaci come antidepressivi, ansiolitici o stabilizzatori dell’umore, possono essere indicati e prescritti per alleviare alcuni sintomi.
Per sintomi più gravi o persistenti, può essere funzionale un approccio multidisciplinare che coinvolga diversi professionisti.
Disturbi di personalità e altre patologie
E’ acclarato, da tempo, un legame tra Disturbi della personalità (DP) e Disturbi del comportamento alimentare (DCA).
Spesso, l’Anoressia Nervosa viene associata a tratti di personalità caratterizzati da insicurezza, perfezionismo, autocontrollo e rigidità, oltre a manifestazioni ossessivo-compulsive e comportamenti evitanti.
Mentre, nella Bulimia Nervosa, sono si sono evidenziate caratteristiche quali: impulsività, estroversione, instabilità emotiva e scarsa tolleranza alle frustrazioni.
La comorbilità tra Disturbi Alimentari e Disturbi della personalità è stata ampiamente documentata da diversi studi clinici condotti su pazienti sia adulti che adolescenti.
L’incidenza complessiva emersa a livello di comorbilità è pari al 74%. L’interpretazione di questa elevata comorbidità tra DCA e DP è particolarmente complessa, a tal proposito, sono state prodotte due diverse ipotesi:
- I Disturbi di personalità potrebbero precedere i disturbi del comportamento alimentare, agendo quindi come fattore di rischio ed innescanti, per lo sviluppo di questi. Teoria avvalorata dal fatto che i tratti di personalità tipici dei pazienti con DCA, spesso si presentano prima della comparsa dei disturbi alimentari;
- I Disturbi di personalità potrebbero essere una conseguenza della malnutrizione e della perdita di peso. In questo caso, un miglioramento nel trattamento del Disturbi Alimentari potrebbe portare a una riduzione dei Disturbi di personalità. Ciò suggerisce che questi siano più legati alla sofferenza psicologica temporanea piuttosto che a tratti di personalità permanenti.
Fonti:
Panoramica sui disturbi di personalità
What are Personality Disorders?
Disturbi di personalità e disturbi del comportamento alimentare in adolescenza